SE MUORE UN PARENTE, CHI EREDITA?

Se muore un parente ci sono diverse posizioni finanziarie da chiarire.

Quando muore un parente, l’intero patrimonio, viene ripartito tra gli eredi del de cuius.
La legge italiana, tramite la successione ereditaria, protegge i parenti più stretti come il coniuge, i figli, i collaterali (fratelli e sorelle), gli ascendenti e i parenti entro il 6° grado, limitando la libertà di disporre con il proprio testamento. Prima di reclamare eventuali proprietà o somme di denaro, è necessario quindi conoscere chi sono gli eredi legittimari, ossia coloro che hanno il diritto alla “quota legittima”.
In caso di assenza di testamento o polizze assicurative, la legge definisce rigorosamente le quote spettanti a ognuno degli eredi.
Diversamente, in presenza di testamento o polizze assicurative, gli eredi legittimari potrebbero dover accettare eventuali preferenze disposte dal de cuius relative alla destinazione della cosiddetta “quota disponibile” a favore di uno o più soggetti, anche diversi da parenti. In ogni caso, questa “quota disponibile” non può superare certi parametri definiti dalla legge, pena la possibilità da parte degli eredi legittimari di rivendicare il rispetto della “quota legittima”.
Per capire come la legge definisce queste regole, rimandiamo alla tabella sottostante:

[TABELLA]

La successione ereditaria è una materia delicata, ma attraverso il supporto di un bravo consulente finanziario o patrimoniale sarai in grado di capire in modo chiaro come impostare il tuo patrimonio al fine di ripartirlo secondo le tue volontà e nel modo più adeguato per evitare tensioni tra i tuoi eredi quando non ci sarai più.
Se muore un parente, nel caso in cui tu sia un erede, attraverso il supporto di un bravo consulente finanziario o patrimoniale, sarai in grado di capire se l’eredità da te ricevuta ha rispettato le quote legittime oppure se c’è la possibilità di rivendicare parte del patrimonio nei confronti di soggetti che hanno ricevuto più di quanto definito dalla legge.